|
|
Bisogna ammettere l’esistenza di fenomeni la cui
origine è
inesplicabile e che potrebbe essere attribuita a forze
fluidiche a loro mutue intersezioni come a un campo energetico
ancora inesplorato.
Tali forze disegnano la trama invisibile che condiziona
il nostro destino.
Ciascuno di noi è legato da innumerevoli fili
al "Grande Tutto" e segue una traiettoria per
raggiungerlo, anche se è libero di scegliere il
modo migliore per farlo.
Fin dall’antichità, molti hanno cercato
di svelare la trama che influenza l’avvenire di
ciascuno, scoprire le sue leggi, comprendere l’intenzione
delle forze sottili che pervadono l’universo.
L’ipnotismo, la telecinesi, la trasmissione del
pensiero, la chiaroveggenza, la medianità, la
premonizione ecc. rendono manifeste tali forze; la condizione
richiesta è il risveglio delle facoltà latenti
del cervello o di qualcosa o di qualcuno che è dentro
di noi ed è
più grande di noi, ed in genere si tratta appunto
di facoltà che sfuggono alla nostra conoscenza
ed alla nostra coscienza.
L’esorcismo e l’incantesimo hanno lo scopo
di modificare o interrompere la risonanza prodotta dalle
energie fluidiche, per liberare la vittima da tali risonanze.
Ogni rituale ha la funzione di provocare un’azione
dinamica, agente sulle energie psichiche e nel mondo
astrale, il mondo delle vibrazioni eterico-magnetiche
in cui è immersa la terra.
Il rito è una tecnica di carattere magico o religioso,
tesa a realizzare un controllo sulle forze della natura
là dove le tecniche razionali non possono ottenere
alcun risultato.
Ancora oggi preti, lama, maghi, sciamani, si servono
di rituali adatti a sottomettere i demoni, cioè
quelle forze occulte che sfuggono alla nostra comprensione.
Tale attività appartiene alla sfera della magia
bianca in quanto produttrice di effetti benefici, pur
possedendo le stesse conoscenze della magia nera che
al contrario le devia a proprio vantaggio fino a degradare
nella stregoneria.
E’ una formazione eterico astrale che mette automaticamente
in contatto con l’inconscio collettivo.
Se viene portata su un piano più alto, mediante
la coscienza esoterica, l’entità diventa
durevole e può compiere miracoli o altri fenomeni
incomprensibili e impossibili sul piano della realtà mentale
e materiale.
La necessità di essere anelli della catena fa
si che coloro che compiono determinati riti abbiano le
qualità per adempierli, perché
sono stati a loro volta investiti, di tali qualità.
L'influenza spirituale è di origine non umana,
derivante cioè da qualcuno a lui sovrastante.
Si tratta infatti di quella particolare condizione umana
che non è quella corporea, né
quella animica, che seppur di origine divina, entrambe
sono comunque attribuibili ad una sorta di capacità
umana di replicazione, mentre lo spirito, la concezione
cioè del Dio stesso, come insegna ogni classico
religioso, non può che derivare dalla divinità.
Anche la consacrazione dei luoghi e degli oggetti rituali
ha la funzione di farne dei ricettacoli di influenza
spirituale infatti con la consacrazione si vuole convincere
la divinità a rendersi garante di quel luogo o
di quella persona. |
|
|
Uno sguardo che rivela
il tormento interiore
aggiunge bellezza al volto,
per quanta tragedia e pena riveli,
mentre il volto
che non esprime, nel silenzio,
misteri nascosti non è bello,
nonostante la simmetria dei lineamenti.
Il calice non attrae le labbra
se non traluce il colore del vino
attraverso la trasparenza del cristallo.
~ Kahlil Gibran "Ali spezzate" ~ |
|
|
|