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Pare che la Metafonia sia il mezzo prediletto dalle
voci dell’aldilà per comunicare con i
vivi.
I primi cenni di Metafonia risalgono alla fine degli
anni 50, grazie all’opera del sensitivo svedese
Friederich Jurgenson.
Mentre egli si trovava in una campagna, rapito dal canto
degli uccelli, volle registrarne i cinguettii.
Riascoltando il nastro si accorse che vi era incisa anche
una voce umana.
Dopo l’iniziale incredulità, Jurgenson continuò le
ricerche e attribuì quella voce a qualcosa di
soprannaturale.
E diede così il via a studi e ricerche sul fenomeno
della “Metafonia”.
Viene definita con il nome di Metafonia (o psicofonia)
la captazione, mediante
l'uso di un registratore o anche della radio a onde corte,
di parole e frasi di senso compiuto, non provenienti
dall’ambiente circostante e, si suppone, neppure
dall'ambiente terreno.
La registrazione delle voci si può ottenere usando
un registratore ed un nastro vergine.
Si avvia il registratore per alcuni giri per attivare
un campo magnetico, tenendo presente che è
necessaria l’assenza nell’ambiente di voci
e rumori di fondo.
Fatto questo riascolteremo il nastro e con molto stupore
troveremo "le voci".
Consideriamo che gli spiriti dell''aldilà
non comunicano con la parola ma attraverso il pensiero
e quindi il segnale che ci arriva è molto debole
e incomprensibile, e solo dopo un lungo e paziente riascolto
della registrazione si riuscirà, a carpirne il
significato in parte.
Questi contatti, è bene precisarlo, hanno fini
esclusivamente spirituali e servono ad acquisire la certezza
della sopravvivenza dell’anima dopo la morte del
corpo fisico, per cui non è
ammesso utilizzarli per fini terreni anche se, qualche
volta, ai disincarnati viene permesso di fornire alcune
informazioni o consigli, per aiutarci a superare momenti
particolarmente difficili della nostra vita.
E' preferibile scrivere le frasi ascoltate per facilitarne
la comprensione (non agevole per l’orecchio non
esercitato a questo tipo di comunicazioni ).
Altro metodo usato, è quello del nastro rovesciato,
che consiste nel riascoltare un nastro che viene magnetizzato
con frasi pronunciate dai presenti o tratte da qualsiasi
altra fonte e poi rovesciato dal lato interno, al fine
di farlo scorrere al contrario.
Se la sperimentazione riesce, invece di udire, a rovescio,
le parole registrate a suo tempo, si possono percepire
al riascolto, in modo più o meno chiaro, parole
e frasi di senso compiuto che con le prime hanno solo
alcune sillabe in comune.
Probabilmente la tecnica più diffusa è
quella della radio ad onde corte (SW) con l'utilizzo
del registratore.
Ci si sintonizza su una stazione radio SW, posizionandosi
in difetto: il segnale che esce dalla radio non dovrà essere
chiaro.
Dovrete essere a ridosso della stazione e sentirla malissimo
tanto per intenderci (es. voce che va e viene, fruscio
di fondo tipo vento che soffia, voci accavallate ecc).
Effettuate una registrazione di 3 o quattro minuti al
massimo poi chiudete.
Riascoltando sentirete una confusione terribile, parlare
in tutte le lingue del mondo, il tutto alternato a fruscii
e fastidiosi disturbi, non capirete niente, vi scoraggerete
ed avrete la tentazione di spegnere tutto...
Sbagliato! Il vostro orecchio deve abituarsi a "saper
cercare "le voci dell'aldilà". |
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Il mare spesso parla con parole lontane, dice cose che nessuno sa.
Soltanto quelli che conoscono l'amore possono apprendere
la lezione delle onde, che hanno il movimento del cuore.
~ Romano Battaglia " Una rosa nel mare" ~ |
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